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L'editoriale

di Luca Martorelli

La triade della donna atleta


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E' una sindrome che può colpire adolescenti e donne che si cimentano in sport a livello agonistico, soprattutto in quelle discipline dove l'estetica gioca un ruolo importante per l'esito della gara, come ad esempio nella ginnastica ritmica e nel pattinaggio artistico, o in sport in cui esistono categorie di peso, come nel caso degli sport di combattimento.
Questa sindrome è costituita da tre condizioni distinte e allo stesso tempo correlate fra loro, che sono:

  • disturbi alimentari;
  • amenorrea;
  • osteoporosi.
I disturbi alimentari comprendono una serie di comportamenti alimentari, che vanno dalla limitazione nell'assunzione degli alimenti, al vomito auto indotto, al ricorso a farmaci o pillole dietetiche, fino a sfociare in vere e proprie patologie come l'anoressia e la bulimia. Quest'ultima si manifesta con un bisogno compulsivo di assumere quantità esagerate di cibo, miste a condotte di eliminazione come vomito autoindotto, pillole, lassativi o eccessivo esercizio fisico finalizzato alla perdita di peso. Per quanto riguarda l'anoressia, invece, questa si riferisce a situazioni in cui il peso della persona scende sotto il 15% rispetto a quello considerato normale, associato alla paura ossessiva di essere grassi e all'amenorrea.
I segnali tipici di un comportamento alimentare disturbato possono essere di tipo fisico:
  • perdita eccessiva di peso;
  • eccessive oscillazioni di peso;
  • fratture da stress;
  • frequenti mal di gola e gonfiore delle ghiandole sottomandibolari a seguito del vomito autoindotto;
  • esercizio fisico supplementare in aggiunta alle sessioni normali di allenamento;
oppure di tipo psicologico:
  • preoccupazione eccessiva per il peso corporeo;
  • preoccupazione per l'immagine del proprio corpo.
Questi disturbi vengono spesso nascosti e nella maggior parte dei casi, oltre a gravi conseguenze per la salute, determinano il peggioramento delle prestazioni sportive, scolastiche e lavorative, e se non curate in tempo possono portare alla morte. Attenzione, in molti casi anche gli uomini vengono colpiti dai disturbi alimentari, e questo non è da sottovalutare.
Per ciò che riguarda l'amenorrea, distinguiamo fra due tipi: amenorrea primaria, che consiste nell'assenza delle mestruazioni in adolescenti di età superiore a 14 anni, e amenorrea secondaria, cioè l'interruzione delle mestruazioni per tre mesi o più.
Può essere la conseguenza di una dieta non equilibrata, di un apporto calorico insufficiente rispetto al livello di attività fisica sostenuto, oppure ad una quantità eccessiva di allenamento. Prima di attribuire all'attività fisica le anomalie del ciclo mestruale è necessario accertarsi che non vi siano altre cause, come gravidanze o malattie, come quelle tiroidee. L'assenza del ciclo, anche se può apparire "comoda" per certi aspetti, è pericolosa, perchè può essere associata a disturbi medici e all'osteoporosi.
L'osteoporosi rappresenta una patologia del tessuto osseo, caratterizzata da una perdita della massa ossea e da alterazioni nella sua struttura. La carenza di estrogeni, condizione tipica in caso di assenza di mestruazioni, sembrerebbe un fattore altamente predisponente all'osteoporosi. Il processo di sviluppo delle ossa, dipende dal rapporto fra demolizione e ricostruzione svolto dalle cellule di questo tessuto, gli osteoclasti e gli osteoblasti. Il massimo valore di massa ossea viene raggiunto dall'individuo tra i 23 e i 25 anni, mentre il processo di rarefazione inizia intorno ai 30 anni. Sebbene esista un legame con fattori genetici, l'alimentazione corretta, associata ad un esercizio fisico moderato, restano i fattori più importanti per un corretto sviluppo osseo.
Di per sè l'esercizio fisico non rappresenta un rischio di incorrere nella triade della donna atleta, anzi deve essere incoraggiato perchè favorisce il mantenimento di una buona salute, mentre un deficit calorico e/o di nutrienti alimentari, associato ad alti livelli di attività, può portare a tutte le conseguenze appena descritte in questo articolo. Pertanto, è di fondamentale importanza che tutti coloro che operano nel mondo dello sport, allenatori, medici, preparatori, ma anche gli stessi genitori degli atleti, tengano presenti certe problematiche e sappiano riconoscerne le sintomatologie, per poter prevenire, o comunque intervenire tempestivamente, quando queste si dovessero presentare. Purtroppo nella società moderna si da troppa importanza ai valori estetici, e questo determina nella psicologia degli adolescenti, maggiormente nelle ragazze, una continua ricerca della "perfezione", associata in certi casi, alla sensazione di inadeguatezza se non si rientra in determinati canoni. Noi, in quanto insegnanti, abbiamo un dovere di responsabilità, che va al di là degli interessi sportivi ed agonistici, perchè non bisogna dimenticare, che spesso sono proprio gli allenatori che spingono gli atleti oltre certi limiti, per la brama di raggiungere a tutti i costi il loro obiettivo: vincere.

Per maggiori approfondimenti:
Libro "Preparazione atletica negli sport di combattimento e nelle arti marziali" di Luca Martorelli, Hoepli - 2013

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